Rupicapra rupicapra
Durante il mio periodo di tesi presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia ho avuto modo di condurre uno dei progetti più belli che abbiamo fatto fino ad ora: uno studio anatomico-scientifico dell'anatomia di un camoscio alpino. La possibilità di andare al Museo di Storia Naturale di Venezia e analizzare lo scheletro di camoscio che avevo riservato per me era qualcosa di incredibilmente gratificante che mi permetteva di svegliarmi felice, sapendo che la giornata passata tra gli scaffali del magazzino del museo mi avrebbe portato numerosi spunti di conoscenza in più. Grazie a quell'anno di lavoro ho potuto costituire il mio primo prodotto dove il connubio tra arte e scienza era veramente qualcosa di solido e, allo stesso tempo, esteticamente appagante. L'obiettivo della tesi era comprendere se ci fosse un modo per creare una modulazione di questo animale, proprio come avevano fatto per altri animali o piante, grandi artisti del passato come Leonardo da Vinci o Botticelli. Spoiler: La risposta è sì!
Copertina della tesi
Nella copertina della mia tesi potete osservare una fotografia che ho scattato in Valle d'Aosta, più precisamente nel Parco Nazionale del Gran Paradiso dove è possibile osservare un camoscio alpino durante una piccola tormenta di neve. Un grande grazie ai miei relatori Prof. Mauro Zocchetta e Dott.ssa Silvia Zampieri per il prezioso aiuto, senza di loro questo progetto non avrebbe visto la luce.